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Nono dono: la libertà da egoisticale a sacrificale. Il visualizzato
Figliale me l’ha irrobustita.
4) Discipulare è:
a) Dice a tutti, ma parla a pochi: ‘Se qualcuno...’.
Deve fare una cosa che Gesù non fa:’Rinneghi se
stesso, non nell’essere ma nel sentire, nell’agire e
nell’acconsentire’. Da un discipulare satanico
passo a un discipulare cristiano.

Pneumatica magia quella del visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la libertà egoisticale
ed ecco uscir fuori la libertà sacrificale. Satana me l’ha
rapita, il visuato Paterno me l’ha restituita, il visualizzato
Figliale me l’ha irrobustita. Me lo ha fatto con una serie di
conoscenze Figliali:
1) Il Figlio viene in Gesù a pieno carico sacrificale.
2) Lo vive per mano dell’odio ecclesiale.
3) Senza nulla lamentare se non l’irraggiungibile sacrificalità
Paternale.
4) Rimuovendo ogni angelicale e umano tentativo di
deviarlo.
5) Insegnando ai suoi l’unico vero discipulare.
Quello che non è:
a) Non è veritare.
b) Non è cultuare.
c) Non è pregare.
d) Non è profetare, esortare, miracolare.
e) Non è ascoltare né familiarizzare.
E allora, che cos’è questo discipulare?
Siamo a nove mesi dalla morte di Gesù. Egli si procura una
presentazione Pneumaticizzata. Pietro, alla luce
Pneumatica, lo vede e lo grida: ‘Tu sei il Cristo, il Figlio del
Dio vivente!’. Può passare subito ad annunciare il contenuto
vero della messianicità. Parla della sua messianicità
sacrificale: ‘Da allora Gesù cominciò a mostrare ai suoi
discepoli che Egli doveva andare a Gerusalemme e patire
molto ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti
e dagli scribi, ed essere ucciso e al terzo giorno risorgere’.
È la notizia del suo maestrare: del suo fare il maestro.
Gesù pratica e insegna il libero sacrificare. Al suo maestrare
fa seguire immediatamente l’umano discipulare.
L’umano discipulare non è riservato solamente ai dodici
che Lui ha scelto e chiamato, ma si volge a tutta la gente:
‘E chiamata a sé la folla insieme con i suoi discepoli, disse
loro: se qualcuno vuole venire dietro a me...’: sono parole
severamente selezionatrici. Incomincia a eliminare ogni
velleità umana plebiscitaria. Dice a tutti, ma parla a pochi;
se avesse detto: chi vuol venire dietro a me, avremmo
avuto un movimento di folla. Ma il vero discipulare non
sarà di molti, ma di pochi. È a questi pochi che traccia il
duro discipulare: ‘Se qualcuno vuol venire dietro a me’.
Che cosa deve fare? Una cosa che Gesù non fa; non la può
fare perché:
1) non la deve fare: Gesù non segue se stesso, perché non
porta con sé nemmeno l’ombra dell’amore egoisticale:
con questo, seguirebbe se stesso. Dispone unicamente
dell’amore sacrificale Paterno che gli si è dato da vivere
in forma personale nel talamo eterno metamorfosale.
Il Figlio è discepolo del Padre: lo segue devotamente e
fedelissimamente.
2) Io invece dispongo esclusivamente di amore egoisticale.
È lo spirito di amore sacrificale Paterno che al mio
incominciare mi si è dato da vivere in forma di comunione
sostanziale. Satana me ne ha fatto amore egoisticale
da solo funzionante. Io mi seguo amandomi e
odiando, ma seguendo me non seguo altri che Satana:
io per istinto sono discepolo di Satana.
Quello che Gesù non deve fare, io sì che lo debbo fare:
‘Rinneghi se stesso’. Non basta negarmi una volta per
sempre, ma devo dirmi di no continuamente. A che cosa di
me devo dirmi di no? No al mio essere confezionato da
Satana: intoccabile. Di no: al mio fare egoisticale.
1) Nasce il sentire: sento che mi piace, amo: me lo devo
togliere.
2) Si sviluppa col mio agire: prendere e scartare: me lo
devo togliere.
3) Matura nel mio acconsentire: me lo devo negare.
Al suicidio: sentire, agire, acconsentire. È la mia sacrificalità
di libera scelta e di libera conduzione: libera morte
attiva. Mi dico di no all’amarmi e all’odiare, mi dico di no
alla morte viva dell’amore Paterno. Mi tolgo ogni piacere
del prendere e dell’uccidere. Non discipulare Satana per
poter discipulare Gesù: proposta, accettazione e realizzazione
è Pneumatica.

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