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Ottavo dono: la pace rinnovata.
4) Nell’ambito mondiale: pace militare. Tutti la sentono
un bene e un dono. La facciamo pregata: a Maria, la
Chiesa, la preghiera eucaristica, la beatitudine. Noi,
pacifisti, obiettori, coltiviamo un ottimo desiderio. Ma
i motivi per cui la vogliamo sono più che egoisticali.
Noi vogliamo pace mondiale egoisticale.

Magia Pneumatica del visuato Paterno che tocca, trasforma e
rinnova il vecchio fideato, facendo scorrere una lunga successione
di doni rinnovati con destinazione: nuove future generazioni.
Stiamo ammirando quelli più emergenti: ‘Un battesimo
cresimato Figliale cosciente rinnovato, un peccato rinnovato,
una morte rinnovata, una Medicazione rinnovata, una
Eucarestia rinnovata, una Messa rinnovata, una sacrificalità
fisica rinnovata, una guerra rinnovata, una pace rinnovata’.
Dalla sua sacrificalità attingo alla mia: quella di libera scelta
che mi fa accettare e amare quella di necessità. L’azione di
morte fisica il Padre l’ha affidata ai suoi agenti: corpo mio,
creato suo, fratelli nostri; li sento istintivamente nemici. Mi
tolgono la vita, come tolgono la pace al mio vivere. L’amore
egoisticale che Satana ha ricavato dall’amore Paterno compone
in ciascuno di noi quella parte di mondo che vuole la
sua pace: pace mondana. La vuole nell’ambito famigliare:
pace egoisticale famigliare. La vuole nell’ambito sociale:
pace egoisticale sociale.
*) La vuole nell’ambito mondiale.
La pace mondiale ha una portata così forte che quando si
parla di essa, la si chiama semplicemente: la pace. Nessuno
ha timore a qualificarla un grande bene; per noi credenti nel
dono sommo della pace:
1) La Chiesa attribuisce a Maria una sua regalità sulla
pace, e noi la invochiamo con pressante insistenza:
Regina della Pace.
2) Sempre la Chiesa componendo una sua preghiera litanica
ci fa supplicare Dio perché ci tenga lontano: la
peste, la fame, la guerra.
3) Nella stessa celebrazione eucaristica ci fa oranti per la
pace: ‘Concedi la pace ai nostri giorni’.
4) Se poi ci volgiamo al Vangelo, vi troviamo inserita nelle
Beatitudini una apposita per gli operatori di pace: ‘Beati
gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio’.
La pace ci si presenta così come un bene sicuro, autentico,
sommo, che non ha in sé alcuna ombra di male. Il bene della
pace. Tutti noi che la vogliamo ci muoviamo nel campo dei
buoni desideri. Pure in quel campo dobbiamo ammettere
quanti inalberano la bandiera della pace e non temono di sfilare
sulle pubbliche piazze: i famosi pacifisti. Dobbiamo
pure accogliere in quel campo tutti gli obiettori di coscienza
che non accettano un loro servizio alla guerra: quello militare.
Ma perché la persona vuole la pace e non la guerra?
1) Noi vogliamo sicurezza di vita; solo la pace ce la
garantisce.
2) Noi vogliamo stabilità abitativa; la guerra causa esodi
spaventosi.
3) Noi vogliamo continuità lavorativa: la guerra dissesta
l’economia.
4) Noi vogliamo stabilità di comunione umana: la guerra
fa strage proprio nelle comunioni pacifiche.
5) Noi vogliamo ininterrotto godimento di vita: la guerra
ce la strappa furiosamente.
Per questo noi vogliamo la pace. Con coraggio: noi vogliamo
una pace egoisticale mondiale. Dio non la vuole; non la
dà; non la darà.

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