L’orizzonte che ci si para dinnanzi, carissimi studio/teologal/
amorosi, a questo punto si amplifica sempre di più, eallarga la nostra mente, il nostro cuore e la nostra anima
verso la bocca aperta della contemplazione, alla quale
nessuno può più sfuggire, affascinandosi di fronte allo
schiudersi di un mistero sempre più profondo e sempre più
appetibile, alla ricerca di quel cibo vivo e vero che non è
altro che la Verità che ci si offre in un dono inaspettato e
sorprendente.
Il buio e la tenebra rimangono tali e quali, ma emerge
sempre più in noi la capacità di penetrare e trapassare
quelle dimensioni con occhi nuovi, quelli specchiati qui,
che ci permettono di vedere anche quello che non appare
nei fatti: intravedere il mai visto e mai udito.
Proprio quello che l’Apostolo ha sentito scorrere in sé e
si premura con amore di trasmettere alla sua generazione,
facendosene tramite, di questo Amante dono: la viva Verità.
Vivendo di essa, carissimi in cammino, nella fatica e
nella prova, nelle gioie e nei dolori, non ci fermiamo affatto,
nemmeno là dove l’ostacolo si fa scandalo per il mondo.
No, non ci fermiamo affatto, perché quello scandalo
umano ci permette sempre e sempre più di scandagliare il
profondo oceano dell’avventura che si trasforma sempre
in apertura: ‘ouverture’ per noi e per il mondo.(Continua su :